La BOJ ha declassato le prospettive economiche per il FY2020, l'inflazione migliorerà durante l'orizzonte di previsione

Notizie sulle banche centrali

La BOJ di gennaio non è stata movimentata. Avvertendo che i rischi per le prospettive economiche sono orientati al ribasso, la banca centrale ha annunciato di lasciare invariate tutte le sue misure di stimolo. Contrariamente alle speculazioni, la banca centrale non ha adeguato la fascia di negoziazione implicita del rendimento del JGB a 10 anni.

C'è una piccola modifica nella valutazione economica. Come osservato nella dichiarazione politica, “l’economia del Giappone ha registrato una ripresa, sebbene sia rimasta in una situazione grave a causa dell’impatto del COVID-19 in patria e all’estero”. L’aggiunta della frase “come tendenza” probabilmente segnala che il miglioramento potrebbe essere temporaneo deragliato dalla recrudescenza del coronavirus e dalle misure restrittive legate allo stato di emergenza. La BOJ ha continuato a mettere in guardia sull’elevata incertezza delle prospettive, suggerendo che i rischi sia per l’attività economica che per i prezzi sono inclinati al ribasso. Ha previsto una contrazione leggermente peggiore nell’anno fiscale 2020, mentre ha rivisto al rialzo le prospettive di crescita per l’anno fiscale 2021 e 2022.

Per quanto riguarda la politica monetaria, la banca centrale ha lasciato intatte tutte le misure di stimolo. Il tasso ufficiale rimane invariato al -0.1%, mentre gli acquisti di asset proseguiranno per mantenere i rendimenti del JGB a 10 anni intorno allo 0% (controllo della curva dei rendimenti). Nonostante le aspettative del mercato, non si è parlato di un ampliamento del trading range del rendimento. La BOJ ha inoltre lasciato invariato il programma di QE, impegnandosi ad acquistare ETF e J-REIT a ritmi annuali rispettivamente di circa 12 trilioni di yen (massimo) e circa 180 miliardi di yen (massimo). La forward guidance rimane invariata, con la BOJ che si impegna a proseguire con il “Quantitative and Qualitative Monetary Easing (QQE) with Yield Curve Control, in modo da “raggiungere l’obiettivo di stabilità dei prezzi del 2%, finché sarà necessario per mantenere tale obiettivo entro modo stabile”.